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Bene, se siamo arrivati a questa seconda pagina di informazioni significa che forse i quesiti precedenti hanno trovato una risposta.
Il secondo livello di curiosità riguarda l’attività sportiva, le gare, le trasferte, i possibili impegni che coinvolgeranno il nucleo familiare. Questo capitolo è stato fortemente condizionato dal covid-19, ora sembrerebbe che
si possa tornare alla normalità.
Quindi…

Attività Non Agonisti

Per regolamento Coni nella scherma si entra nell’agonismo a 10 anni, quinta elementare. in questa fascia di età le gare non sono tali, ma simulazioni, senza classifica finale e un premio per tutti i partecipanti a prescindere dalla prestazione. Questi eventi si svolgono generalmente a margine di competizioni agonistiche e servono per far vivere e conoscere, senza tensioni particolari, il mondo delle gare con i suoi riti, le regole, le sensazioni. Qui si fanno le prime amicizie con gli avversari che spesso durano per tutta la vita, si impara a rispettarsi reciprocamente e a sfidarsi con lealtà.

Durante le ore di allenamento si fanno molte attività seguendo un modello che rimane il medesimo dai principianti ai campioni ovviamente con le dovute differenze; si può immaginare una scatola con quattro scomparti mobili e modificabili nella dimensione.
Attività motoria e pre atletica generale. Corsa, andature, percorsi, esercizi.
Attività motoria specifica. Saluto, messa in guardia, passo avanti ed indietro ( chiamato gambe/scherma), affondo e altri movimenti tipici alla base della scherma.
Attività tecnica specifica. Lezioni di gruppo e individuali adatte alle singole caratteristiche dei bambini, pillole di teoria e altre nozioni generali, sulle armi, i regolamenti e le azioni.
Assalti. Con armi di plastica o metallo in base al livello, alla categoria e alla maturità fisica e mentale.

Le parti di questo schema cambiano di dimensioni a secondo della stagione, del numero dei presenti, si adattano alle esigenze della giornata. Si aggiungono a questo situazioni ludiche o esterne alla scherma, quali giochi, musica, disegno, spettacoli di burattini, gioco libero. Con l’attività motoria e il pre-atletismo si punta a rafforzare e far emergere le abilità motorie di base e preparare il corpo alla prossima adolescenza, sempre con cautela e gradualità. La scherma necessità di qualità quali equilibrio, elasticità articolare e coordinazione, la forza subentra molto più avanti e in modo proporzionale alle necessità agonistiche del singolo. Per la parte mentale si cerca di sviluppare l’indipendenza personale, la gestione dell’attenzione, la capacità relazionale e l’autostima.

Questo del Non Agonismo (che preferiamo definire Pre-agonismo) è un momento delicato e ogni soggetto va trattato con cura e cautela.
Alcuni non è semplice mantenerli motivati e concentrati in assenza di una reale vita agonistica, altri invece non vanno spaventati con i futuri impegni, lasciandoli tranquilli in una dimensione giocosa. In questo periodo è molto importante il ruolo della famiglia che deve supportare il figlio/a senza troppe aspettative, nel caso si intuisca abbia del talento e non dimostrando delusione se il bambino/a dimostrasse palesi difficoltà, infondendogli una sensazione di inadeguatezza che può creare grossi danni.
Va tenuto presente che ognuno ha il suo percorso e il suo tempo di maturazione e che con la costanza un risultato si ottiene.

I trofei promozionali si svolgono in ambito regionale/interregionale e si svolgono generalmente alla domenica e anche il sabato pomeriggio. Prevedono la formula a gironi da 5/7 elementi, senza eliminazioni dirette e premiazione finale comune per categoria.
Nella nazioni confinanti si svolgono invece competizioni agonistiche quali il Trofeo città di Lugano che ci siamo aggiudicati due volte
con Isaia Contin nella cat. Esordienti/Prime Lame e Edoardo Trabucco cat. Pulcini/Promozionale.
Essendo la nostra arma la Spada, quando possibile ci rechiamo in Emilia-Romagna o in Friuli V.G. dove si svolgono molte manifestazioni promozionali per questa specialità. Organizzare questo tipo di gare è vantaggioso per un club, si incassano le quote delle iscrizioni al netto delle spese, si evita una trasferta ma è necessario che tutte le famiglie e i ragazzi più grandi, siano disponibili come volontari per l’allestimento e la gestione.